Periodo caotico, questo.
Sono tornata dalle vacanza calabro-sicule da 5 giorni e già mi sembra come se non fossi mai andata via dalla mia routine torinese fatta di pendolarismi, maniche lunghe, cene a due, telefilm.
E si aggiunge, sempre più insistentemente, quella luce nell'angolino dello schermo, luce che diventa via via più grande, mi dice 'eccomi, sto arrivando', manca un mese, 30 giorni, 29 - merda, ventinove giorni!
Milioni di briciole cui trovare un posto, pensieri come punte di spillo che rendono la mia testa un porcospino, scuoto i ricci e mi dico: non vedo l'ora. E subito dopo: manca troppo poco tempo.
Inspiro.
Vorrei trovare più spazi per scrivere, per leggervi, e più ci provo, più i giorni si ostinano a terminare in fretta nel sonno del dopocena, la routine a raccontarla mi sembra sciapa, senza guizzi, poco ispirata.
Inspiro e ispiro.
Dany mi ha fatto trovare un regalo del rientro:
Che se c'era una cosa che non mi aspettavo di essere, quella è 'ispiratrice'!
Quindi ecco, mi butto a pesce sul premio, di cui ringrazio moltissimo la suddetta blogger viaggiatrice (lei sì che ispira, con i suoi racconti di mondi vicini e lontani, così belli da far venire in un momento la voglia di fare le valigie e andare) e onoro le sue regole:
- ringraziare il/la blogger che ha generosamente dato il premio (fatto)
- elencare le regole e inserire l'immagine del premio (in progress)
- dire 7 cose che ti riguardano (ora, ora...)
- rimbalzare il premio ad altri 15 blogger (ehm, magari facciamo diversamente)
- inserire il logo del premio nel blog e seguire chi te lo ha dato (Dany già la seguo, il logo campeggia sulla mia mensolina dei premi!)
Ecco le sette ciarliere bizzarrie che mi riguardano:
Uno: mi sto per sposare (come se non lo sapeste...). Dopo dodici anni di fidanzamento, di cui cinque di convivenza, ho chiesto al consorte (in barba a tutte le tradizioni e a tutti i film americani) di convolare a laiche, laicissime nozze.
Due: ho una serie di manie ossessivo-compulsive del tipo: l'ordine dei piatti, dei bicchieri e delle tazze nello sgocciolatoio, la maniera di rifare il letto (con riga e compasso, dice il consorte), i passi necessari a salire una rampa di scale...
Tre: in una vita precedente volevo fare la filologa romanza. Ci ho provato eh, ma il mondo accademico non mi è piaciuto e io non sono piaciuta a lui, quindi la mia strada mi ha portato verso il lavoro di bibliotecaria (che adoro!)
Quattro: conosco a memoria il ventiseiesimo canto dell'Inferno di Dante (quello di Ulisse).
Cinque: Ho la patente (che sta pure per scadere!!), ma guido pochissimo, solo quando torno in patria in Calabria e neanche sempre... qui a Torino sono ecosostenibile: mi muovo in bici e/o con i mezzi pubblici. Ma un proposito del prossimo autunno è imparare a guidare qui, fra viali e controviali.
Sei: ho una famiglia bizzarra... i miei genitori e i miei zii si sono accoppiati a tre a tre: due sorelle e un fratello di una famiglia con due fratelli e una sorella di un'altra famiglia, quindi io e i miei cugini abbiamo tutti gli stessi nonni e, paradossalmente, i miei genitori sono quasi cognati. E' stato un trauma, per me e per tutti noi 'figli' loro, scoprire alle elementari che le altre famiglie non funzionavano così!
Sette: adoro svisceratamente Italo Calvino. Qualunque suo romanzo, racconto, articolo, saggio per me è oro colato. Nessuno come lui sa rispecchiare il mio modo di vedere il mondo e di approcciarmi a chi mi sta intorno. O forse, è proprio grazie a lui che ragiono e agisco in questo modo.
Ecco, ora dovrei nominare 15 blog: troppi e troppo pochi! Facciamo così: visto che praticamente tutti i blog che seguo sono per me 'ispiratori', consideratevi tutti premiati e, se volete, lasciate nei commenti un elenco di sette cose che non so di voi...
E bentornata a me...
Sono tornata dalle vacanza calabro-sicule da 5 giorni e già mi sembra come se non fossi mai andata via dalla mia routine torinese fatta di pendolarismi, maniche lunghe, cene a due, telefilm.
E si aggiunge, sempre più insistentemente, quella luce nell'angolino dello schermo, luce che diventa via via più grande, mi dice 'eccomi, sto arrivando', manca un mese, 30 giorni, 29 - merda, ventinove giorni!
Milioni di briciole cui trovare un posto, pensieri come punte di spillo che rendono la mia testa un porcospino, scuoto i ricci e mi dico: non vedo l'ora. E subito dopo: manca troppo poco tempo.
Inspiro.
Vorrei trovare più spazi per scrivere, per leggervi, e più ci provo, più i giorni si ostinano a terminare in fretta nel sonno del dopocena, la routine a raccontarla mi sembra sciapa, senza guizzi, poco ispirata.
Inspiro e ispiro.
Dany mi ha fatto trovare un regalo del rientro:
Che se c'era una cosa che non mi aspettavo di essere, quella è 'ispiratrice'!
Quindi ecco, mi butto a pesce sul premio, di cui ringrazio moltissimo la suddetta blogger viaggiatrice (lei sì che ispira, con i suoi racconti di mondi vicini e lontani, così belli da far venire in un momento la voglia di fare le valigie e andare) e onoro le sue regole:
- ringraziare il/la blogger che ha generosamente dato il premio (fatto)
- elencare le regole e inserire l'immagine del premio (in progress)
- dire 7 cose che ti riguardano (ora, ora...)
- rimbalzare il premio ad altri 15 blogger (ehm, magari facciamo diversamente)
- inserire il logo del premio nel blog e seguire chi te lo ha dato (Dany già la seguo, il logo campeggia sulla mia mensolina dei premi!)
Ecco le sette ciarliere bizzarrie che mi riguardano:
Uno: mi sto per sposare (come se non lo sapeste...). Dopo dodici anni di fidanzamento, di cui cinque di convivenza, ho chiesto al consorte (in barba a tutte le tradizioni e a tutti i film americani) di convolare a laiche, laicissime nozze.
Due: ho una serie di manie ossessivo-compulsive del tipo: l'ordine dei piatti, dei bicchieri e delle tazze nello sgocciolatoio, la maniera di rifare il letto (con riga e compasso, dice il consorte), i passi necessari a salire una rampa di scale...
Tre: in una vita precedente volevo fare la filologa romanza. Ci ho provato eh, ma il mondo accademico non mi è piaciuto e io non sono piaciuta a lui, quindi la mia strada mi ha portato verso il lavoro di bibliotecaria (che adoro!)
Quattro: conosco a memoria il ventiseiesimo canto dell'Inferno di Dante (quello di Ulisse).
Cinque: Ho la patente (che sta pure per scadere!!), ma guido pochissimo, solo quando torno in patria in Calabria e neanche sempre... qui a Torino sono ecosostenibile: mi muovo in bici e/o con i mezzi pubblici. Ma un proposito del prossimo autunno è imparare a guidare qui, fra viali e controviali.
Sei: ho una famiglia bizzarra... i miei genitori e i miei zii si sono accoppiati a tre a tre: due sorelle e un fratello di una famiglia con due fratelli e una sorella di un'altra famiglia, quindi io e i miei cugini abbiamo tutti gli stessi nonni e, paradossalmente, i miei genitori sono quasi cognati. E' stato un trauma, per me e per tutti noi 'figli' loro, scoprire alle elementari che le altre famiglie non funzionavano così!
Sette: adoro svisceratamente Italo Calvino. Qualunque suo romanzo, racconto, articolo, saggio per me è oro colato. Nessuno come lui sa rispecchiare il mio modo di vedere il mondo e di approcciarmi a chi mi sta intorno. O forse, è proprio grazie a lui che ragiono e agisco in questo modo.
Ecco, ora dovrei nominare 15 blog: troppi e troppo pochi! Facciamo così: visto che praticamente tutti i blog che seguo sono per me 'ispiratori', consideratevi tutti premiati e, se volete, lasciate nei commenti un elenco di sette cose che non so di voi...
E bentornata a me...