martedì 25 maggio 2010

Cronaca di Maggio

Evvabbè, alla fine ce l'ho fatta a resuscitare dalle tenebre anti-informatiche e perfino a rimettere piede in questo umillimo blog. Al grido di "primo maggio su coraggio", questo mese è stato (e sta essendo) il più faticoso che io ricordi, almeno da ottobre scorso: la diecigiorni appena trascorsa ha infatti annoverato al suo interno, nell'ordine, fiera del libro, settimana a Montepulciano e weekend in patria.
Diciamo della Fiera: esperienza folgorante, bella bella e anche di più. Faticosa da morire (13 ore al giorno nello stand, con il jingle dei monitor feltrinelli a ripetizione e i neon negli occhi), ma divertente assai. La compagnia dei rubbettini boys (and girl) è stata memorabilmete bislacca, dentro e fuori il Lingotto, con perle di purissima follia (tipo il poeta delle due del mattino, per dirne una). E poi, stare dietro al bancone della cassa mi ha permesso di osservare da una posizione privilegiata la vasta umanità che si trascina fra i corridoi moquettati della fiera, che riassumerei in almeno 4 figure:
- il collezionista di segnalibri: entra nello stand, non guarda i libri e mira diretto alla pila di segnalibri omaggio sul bancone. Se ti va bene, alza lo sguardo e si giustifica dicendo "faccio la collezione...";
- il lettore a scrocco: arriva e si dirige, sinceramente interessato, a uno o due libri fra quelli esposti; li apre, li sfoglia, comincia a leggere una, due pagine... poi tre e quattro, e circa metà libro, trattenendosi in piedi in equilibrio precario per una buona mezzora. Poi soddisfatto, posa il libro, non lo compra e se ne va;
- il sinceramente curioso: entra col sorriso che dice "uuuh guarda... una casa editrice del sud! che bella cosa, finalmente un pò di cultura anche in quelle aree così disagiate!", con la stessa paresi mandibolare si attarda nello spazio espositivo, piega la testa per leggere i titoli sui dorsi, magari ne sceglie uno e - miracolo! - lo compra, Ti saluta dicendo "Tanti tanti complimenti, davvero delle belle pubblicazioni, non ne avevo idea!".
- l'ambasciatore con gli appunti: di solito residente a Torino, è incaricato da terzi di acquistare libri per loro conto, motivo per cui gira frastornato nella fiera con un taccuino recante titoli e titoli da comprare. Entra nello stand e esordisce: "voi avete pubblicato "xxxx", c'è?". Se il libro c'è la vendita è assicurata, altrimenti il nostro avrà perso ogni stima della detta casa editrice.
E insomma, qualche librino l'ho acquistato anch'io, e magari riesco pure a ritagliarmmi il tempo per leggerlo.
La domenica ho abbandonato i miei compagni di viaggio fieristici pr imbarcarmi, saino in spalla e trolley al seguito, verso il ridente borgo di Montepulciano: un paese a pendenza costante del 70% circa. Anche qui, una sintesi non darebbe giustizia all'esperienza, dirò solo che per quanto le difficoltà siano state moltissime (diluvio, temperature polari, raffreddori inclementi etc etc), lo stare insieme tutti in una casa è stato divertente, il vino è buonissimo e i profs si sono dimostrati molto all'altezza.
Conclusione della narratio: il 60esimo compleanno di papà. Strafogata di pesce ottimo e divertita dalle solite creazioni rimate e non, nate per l'occasione, lo stare in famiglia mi si è presentato piacevole e ritemprante, come sempre più spesso succede.
Tornata a Torino da meno di 48 ore, cerco di abituarmi all'idea dell'afa che già si fa sentire e trovo nella routine la sicurezza delle mie azioni.
Il mese ta finendo, è già finito, è quasi estate.

2 commenti:

  1. E che effetto ti ha fatto, calarti anche tu, per un momento, nei panni della "ambasciatrice con gli appunti"? :-D

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  2. impagabile davvero! anche se ho reso facile la vita al tipo dello stand, visto che il libello era in bella mostra... ;P

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