sabato 6 luglio 2013

Col bene che ti voglio

Da piccola, luglio era il mese del mare. 
Luglio, e non agosto, ché il mare a luglio è più bello, i raggi del sole hanno un'inclinazione migliore che ti fa abbronzare prima, le giornate durano più a lungo e non c'è pericolo di temporali.
I miei affittavano per 30 giorni una villetta in un villaggio di case tutte uguali - due piani, mansarda, giardino con la doccia fuori - ogni anno la stessa, ogni anno era un rito.
Qualcosa da aspettare con crescente impazienza, da quando finiva la scuola a quando, il 30 di giugno, si facevano i bagagli per trasferirci 20 Km più in là, nel mezzo del Golfo di Squillace.
E se lascio le redini della disillusione adulta e ritorno con la mente a quella dimensione anni '90, ci sono immagini che hanno ancora la forza di svegliare reazioni sensoriali vividissime.
Il sapore del frullato fatto dalla mamma della mia amica, che la casa l'aveva di proprietà e che trovavo sempre, al mio arrivo, felice di non dover più giocare da sola.
Il contatto dei piedi nudi con la moquette adesiva che rivestiva gli scalini della scala a chiocciola di ferro della casa, percorsi a velocità pericolosa, a due a due, facendo tremare tutta la struttura.
L'odore del disinfettante per pulire le ferite dopo essere caduta dalla bicicletta, almeno una volta durante la vacanza.
La voce dei venditori ambulanti, alle sette di mattina - 'abbiamoilpesceilpesceilpesce', 'bellepescheeeeee' - con l'apecross e la bilancia a piatti.
Il silenzio dalle 2 alle 5 di pomeriggio, e il sole nel campo di tennis di cemento, senza la rete.
L'odore marcio della spazzatura ammonticchiata poco fuori i confini del villaggio.
I treni che passavano a pochi metri dalle case e i viaggiatori affacciati che salutavano.
L'acqua calda delle pozzanghere sui piedi, passandoci dentro con la bici per fare la scia, dopo la battaglia di gavettoni.
Le foglie di pitosforo spezzettate per preparare la pappa alle bambole.
L'odore della gomma della canoa gonfiabile.
La delusione del 1991, quando tre settimane su quattro le ho passate in casa con la varicella.
Mia nonna Natina in piedi - ancora per poco - che mi cucina le penne al sugo, con un po' di zucchero.

Poi le cose sono cambiate.
Quando mio fratello ha cominciato l'università, le vacanze al mare sono diventate per forza di cose una prerogativa di agosto. E quando anche io ho inaugurato la mia vita da nomade su e giù per la penisola, è diventata una necessità e un'abitudine tornare a casa a ridosso della fine di luglio.
La spiaggia più affollata, il mare più sporco, il caldo più afoso.
Andare via non appena il tempo vacanziero volgeva alla fine, per tornare a Roma a preparare gli esami di settembre.
Così, via via verso un passato sempre più recente, centellinare i giorni, spartirli fra casa calabra e casa sicula, ferragosto quasi sempre sul traghetto Villa S. Giovanni-Messina, in una direzione o nell'altra.

Luglio sempre più solo un mese come un altro, solo più caldo, più fastidioso, più insofferente.
I ricordi relegati a una dimensione lontana e non più ripristinabile.


Sono passati ormai quasi tre mesi da quando, a casa di mio fratello, si è concretizzata la proposta: "Ma se quest'anno scendessimo a Luglio?".
Ok, decidi la data. 
Ok, sicuro? Sì, sicuro. Allora prenoto? Prenota.
Ok. Dieci giorni in tutto e ci vediamo giù.

Manca una settimana, oggi.
Sono sicura che sarà una vacanza piena, così piena, di cose belle.
Di sapori ritrovati e di dettagli da gustare, ché mi voglio riabituare alla bellezza e a godermi i momenti speciali che ho la fortuna di vivere.
E non vedo l'ora.
Con tutto il bene, Luglio, che ti voglio.


12 commenti:

  1. Bellissimo questo post, Vale!
    I ricordi sono sempre stupendi, e anche se è vero che spesso è semplicemente la dolce malinconia del passato che ci fa vedere le cose di allora un po' più belle, è anche vero che magari, in fondo, all'epoca erano più belle per davvero!

    Quindi goditi la tua vacanza, tra novità e ricordi, ma non viverla totalmente nel ricordo che fu.
    Anni '90 sì, ma nel 2013 :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Moz! E' esattamente l'atteggiamento che ho ;)

      Elimina
  2. Mi viene da piangere :°°°)

    RispondiElimina
  3. Che ricordi bellissimi, sembra quasi di sentirne il profumo! :-)
    Assapora questa settimana di attesa, poi sarà ancora più bello scendere e ritrovare colori e odori di una volta.

    P.S.: ma in quei 10 giorni chi lo cura quel tuo giardino/orto/foresta tropicale che tieni in balcone?!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Bì, non vedo l'ora! Per l'orto sul balcone... credi davvero che il consorte ingegnere non abbia già predisposto un sistema di irrigazione automatica che darà acqua ogni dodici ore a tutti i vasi?? Eheheh...

      Elimina
  4. Che bellezza questi ricordi che sembra di assoporarli un po'. Certe cose le vedo, le vivo, le sento.
    Spero che questi dieci giorni di Luglio (col bene che ti voglio) saranno speciali e ti faranno sentire di nuovo a "casa". Intanto, dalla terra sicula ti mando un abbraccione e spero che la terra stessa sia capace di stringerti e fartelo sentire quando sarai qui.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero anche io, e so quanto le notre terre natie possano essere simili e accoglienti allo stesso modo... la Sicilia poi, per me, è un capitolo a parte, di cui credo parlerò presto! Un abbraccio anche a te!

      Elimina
  5. Che bellissimo post, carico di emozioni, di sensazioni e di ricordi vissuti così intensamente da sentirne la nostalgia. Ti auguro di vivere una vacanza speciale, così come lo erano quelle di Luglio di qualche anno fa. Piacere sono Princi, se ti va passa a conoscermi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Princi, e benvenuta! Passerò certamente dalle tue parti ;)

      Elimina
  6. Luglio è il vero mese vacanziero, sono d'accordo con te. Goditela tutta Valeria :)

    Un bacio

    RispondiElimina