A come Attesa.
Aspetta. Aspetta. Non parlare subito, non ancora, non adesso.
Domani, magari. Domani sarà più reale. Domani parlarne non sembrerà
antiscaramantico. Adesso aspetta, sopporta, aspetta.
A come Apnea.
Inghiotti più aria che puoi. Di più. Un po’ di più. Dai, che
ce la fai. Inspira e trattieni. Gonfia le guance. Diventa bluastra, se è il
caso. Non cedere. Passerà, sta già passando. Ecco, è passata. Anche questa.
Intravedi la luce, laggiù, in lontananza?
A come Acqua di mare.
Quella l’hai vista, di sfuggita, un pomeriggio di metà
giugno. Il tuo mare. C’era vento e faceva addirittura freddo, ma imperterrita
hai voluto sentire quella certa familiare sensazione di sabbia fra le dita,
quel certo consuetissimo rumore ripetitivo di vaevieni salmastro. Perché?
Perché quest’anno, chissà, forse tornerai, o forse no.
A come Affittasi.
Che impressione che fa. Tornare a casa e vedere il cartello
attaccato al portone. Affittasi. Ce ne andiamo. Cerca di non farti prendere dal
panico, mentre monti gli scatoloni e impacchetti la tua vita. Cerca di
contenere il magone all’idea che questa non sarà più casa tua. Casa vostra.
Perché ce n’è un’altra adesso. Più grande, più luminosa, più bella. Più vostra.
A come Autunno.
Vuoi che arrivi presto. Quando sarà autunno tutto comincerà
ad essere più consueto, più riconoscibile.
Non vedi l’ora, già, non vedi l’ora di inaugurare plaid e divano,
accartocciandoti di fronte alla parete color cioccolato. Non vedi l’ora che sia
l’ora di comprare un nuovo albero di natale. Non vedi l’ora di costruire nuove,
differenti tradizioni e aspettare l’anno dopo, e quello dopo ancora, per
riviverle daccapo. Non vedi l’ora di invitare tutti quelli che conosci, di
mostrare loro gli angoli e le luci, e i panorami. Le Alpi, di nuovo, finalmente.
A come Adesso.
Il momento giusto. Il luogo giusto. Dice che si riconosce,
quando la vedi. Che la senti tua, appena ci entri. Anche se intanto ci sono
altre vite, già piene e corpose, ad abitarla. E’ strano. Io non ci credo a
queste cose. Eppure. Ci sono dettagli che sono come segnali. Come arrivarci
davanti in auto e trovare facilmente posteggio. Come l’ascensore spazioso e
luminoso. Come il parco di fronte intitolato a Falcone e Borsellino. Come il
nome della via, che ti fa immaginare mentre dici con malcelato orgoglio
intellettuale: abito in via Leopardi.
Respira, adesso. Espira, inspira, espira di nuovo. Lo puoi
dire. Lo puoi rendere reale.
A come Alla fine.
Appena prima di salutare giugno.
E' sempre un piacere leggerti Valeria.
RispondiEliminaSensazioni che riconosco e che ti assicuro presto accantonerai. Non si dimenticano ma faranno parte della vostra vita.Un bacio
Grazie lia! Un bacio!
EliminaTrasloco? :D sempre bellissime parole evocative Valeria!
RispondiEliminaEsatto Dany! ;)
EliminaPer me è A come Estate, e spero sia l'estate figa come quella di un tempo.
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Moz-
In questo senso A come AFA, maledetta lei!! Ma anche A come Adolescenza, la tua adorata! ;)
EliminaDi questo periodo la lettera "A" mi fa pensare solo a cose brutte... :(
RispondiEliminaStammi bene Valeria
Mi dispiace Marco! :(
EliminaSpero passi presto!
Un bacio
Il trasloco è sempre strano, abbandonare un posto che hai considerato casa tua per mesi o anni e fare la stessa cosa con uno nuovo, mentre nel vecchio arrivano nuove persone. Io ogni tanto passo sotto la mia vecchia casa apposta, e guardo se c'è qualcuno che ha steso i panni. Fa strano.
RispondiEliminaSai che non ci avevo pensato? Sarà strano sì ripassare sotto casa e notare le differenze e i segnali dei nuovi inquilini...
EliminaA come Arrivederci, di quelli belli però. Un trasloco è sempre un pò una nuova vita :)
RispondiEliminaCon tutti gli entusiasmi e le paure di una nuova vita.. :)
EliminaA come Andiamo, anche :) E tu vai, devi andare, è il momento di aprire questo nuovo capitolo della tua vita dove insierire dentro un alfabeto di parole, emozioni e cose nuove, oltre a portarti dietro il meglio di ieri :)
RispondiEliminaBuona estate Valeria :)
Come si dice: chi ben comincia.. Grazie dell'augurio caro Maurizio! Ti abbraccio!
EliminaIntrigante l'ossimoro delle nuove e differenti tradizioni.. in effetti per instaurare un feeling con un'altra casa servono innanzitutto certezze. E il deja vu aiuta. ;)
RispondiEliminaLo sforzo maggiore è proprio quello di immaginarsi a proprio agio, con le proprie consuetudini e rassicuranti facilità, in un ambiente che ancora non si conosce davvero, nonostante a pelle l'amore sia scoccato...
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