giovedì 16 maggio 2013

Gente da 15/Ricomincio da 3

[Riprendo la rubrica inaugurata qui e continuata qui e qui, a proposito dei bizzarri passeggeri del tram numero 15 che mi porta a lavoro. Lo so che è maggio e che il calendario dovrebbe impormi di prendere la bici, ma sono 48 ore che piove ininterrottamente e copiosamente. C'è Noè, fuori dalla finestra, con la sua fauna accoppiata, e mi fanno tutti "ciao ciao" con le zampine umide. Quindi ho preso il tram.]

Mi sostengo a fatica, incastrando il braccio fra finestrino e obliteratrice, la borsa appesa alla mano sinistra, la destra cerca di dominare l'ombrello fradicio per evitare di fare la doccia agli altri, già madidi, passseggeri. Il tram è strapieno e sono pure in ritardo. Mi alieno fortissimamente e ignoro pure il posto che si libera vicino a me, ché c'è un nugolo di vecchine che se lo contendono dall'alto della loro vetustaggine. Dannate vecchine.

A metà percorso, salgono loro.
Lei mi si piazza di fianco, posso vederla con la coda dell'occhio e si impone alla mia attenzione perché parla a macchinetta, è un logorroico fiume in piena
"Ieri ho parlato con la mia collega, sai quella che lavora con ***? Dice che a fine giugno la mandano via, che non hanno più fondi, ma lei non si scoraggia, mi ha detto che quest'estate parte per il Perù! Che bello deve essere il Perù, quasi quasi ci vado anche io guarda, e chi se ne frega! Perché non ci pensi anche tu? Certo però bisogna fare le cose per tempo, sai le ferie, i voli, però però... dai che ne dici?"
Lui non lo vedo, è dietro di me, si palesa solo con qualche battuta detta fra i denti.
"Mpfh... boh, non lo so... non so ancora per quanto tempo resterò a Torino..."
Lei, a un'occhiata più attenta, è la tipica donna in carriera superimpegnata, ma di quelle che mantengono, come dire, un allure equo-solidale: poco trucco, capelli corti, cappellino di taglio maschile, giacca a vento rossa; non le vedo le scarpe, ma sarei pronta a giurare che non hanno tacco.
Ci prova con più insistenza.
"... e quindi... stai cominciando a conoscere la città, bene, bene... se ti serve qualcosa ovviamente puoi contare su di me, non farti scrupoli, la macchina, la bici, quello che vuoi... pensa, mio cugino si muove in monopattino! che poi è comodo, se ci pensi: lo metti a tracolla come una borsa, poi quando scendi dall'autobus lo apri e via!"
"Mh... io preferisco i mezzi... anzi ho fatto l'abbonamento"
"ah... sì, beh, hai ragione, lo penso anch'io".

Fra me e me ridacchio: l'approccio flirtoso non sta andando secondo i suoi piani, non c'è niente da fare.
Ritenta.
"Ma lavori con due computer? E te li porti dietro sempre? Non sono pesanti? Magari uno potresti lasciarlo in facoltà... sai che sto imparando ad usare un nuovo software? la settimana prossima faccio un corso di aggiornamento!"
"Ah, beh... me li ero portati a casa... speravo di combinare qualcosa dopo cena, ma i miei amici mi hanno costretto ad uscire... siamo andati al Quadrilatero"
"Ah, bene... [visibilmente delusa] Capisco... beh, questa è la mia, devo scendere... mi ha fatto piacere vederti e mi raccomando: chiamami!"
"Sì, certo, non preccuparti... ZIA"

...
Ho sentito bene? Sono stonata di brutto, o cosa? Evidentemente sì, ma io 'sta scena l'ho già vista...
Dove...
Ah sì!


6 commenti:

  1. Vabbè incontrare un parente logorroico di prima mattina su un tram strapieno mentre piove è una punizione divina!

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    1. Pensa pensa se è un'estranea e te la devi sorbire tuo malgrado!

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  2. Ahahah mamma mia!
    Ma scusa, e tu la mattina ti ce la vedi a sentirti tutte ste manfrine su Perù, automezzi e software? Complimenti...! :)

    P.s. Ti piacerebbe far conoscere il tuo blog ai lettori del Moz o'Clock, in modo simpatico e divertente?
    Passa a trovarmi dopo la mezzanotte per tutti i dettagli! :)

    Moz-

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    1. Eh eh eh.. quando il materiale umano merita.. :)
      Passerò a trovarti senz'altro ;)

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  3. Ma povera zia, però! Provava a fare conversazione e ad essere gentile... ahaha
    Fantastico. Anche a me piace perdermi nei discorsi degli altri mentre siamo in tram!

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