domenica 9 febbraio 2014

Gruppo di famiglia in un esterno

La signora bionda
La signora bionda la trovo al binario ogni mattina alla stessa ora, sempre bionda, sempre infagottata. Ha gli occhiali. Secondo me è una professoressa precaria. Perché, altrimenti, partire alle sette e venti per scendere dal treno a Vercelli, solo una mezzoretta più in là? La signora bionda sale sempre sull'ultima carrozza e si siede dove capita. Abbonata.
La ragazza col piumino attillato
La ragazza col piumino attillato non la vedo mai salire sul treno, ma so che c'è sempre, quando stiamo per arrivare a Milano Centrale. Puntuale, anche quando - sempre - il treno è in ritardo, si palesa in movimento lungo le carrozze che risalgono il serpentone del treno, veloce più di quanto sarebbe se camminasse per strada, ché si muove nella stessa direzione del mezzo. Arriva, come me, in testa alla prima carrozza e lì scende, di corsa. Ha guadagnato strada e lo fa di routine. Ho molto da imparare.

Il poeta
Di giorno fa il manager e si vede. Giacca, cravatta, orologio costoso,  Ipad, auricolare bluetooth. Di sera, quando sta tornando a casa, smette. Posa tutta la ferraglia elettronica e tira fuori un quadernetto con la copertina di carta riciclata e i fogli senza righe, tira fuori una penna che scopro stilografica e comincia a scrivere. Scrive, guarda fuori, pensa, scrive. Riempie le righe con una calligrafia minuscola e inclinata, con una cura e una costanza che deriva certamente dall'attitudine all'ordine, che permea la sua vita. Così non grigia. Se mi vede, chissà cosa pensa.

Il barbone
All'incrocio fra le due uscite della Metropolitana, linea verde, fermata Centrale FS, è seduto a terra con un cartello in mano: "HO FAME". Tutto il giorno, tutti i giorni. Ha trovato un punto strategico che gli permette di intercettare il flusso dei viaggiatori in uscita verso tutte le direzioni. Ahimè, tutti vanno di fretta. Dietro l'angolo, appena dopo nella linea di fuga prospettica di chi sta uscendo dai tornelli, appare un altro mendicante, molto più giovane, nascosto in modo che il primo non lo veda. Ha un cartello anche lui: "IO DI PIU'".

Il millantatore
Viaggia in un gruppo di cinque o sei persone. E' certamente il più spigliato e anche quello con meno sonno di tutti. La giornata è limpida, il sole sta salendo sulla linea dell'orizzonte e illumina tutto di una strana luce bianca e rossa. Le Alpi innevate si impongono solennemente nel paesaggio, fuori dal finestrino.
- Guardate che meraviglia! Sembrano le montagne dell'Afganisthan!
- Dici? Ma perché, sei stato in Afganisthan?
- No che c'entra, ma le ho viste... in televisione.
- ...
- Beh è come esserci stati, no?

L'uomo con i calzini a righe verticali verde acqua e bluette
Che non ha decisamente bisogno di didascalie.

29 commenti:

  1. anche io faccio queste "riflessioni" in treno, sai? :)
    Mi vien da pensare e fantasticare sulla vita degli altri passeggeri :)
    Buona Domenica!

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  2. Il treno può essere un mondo nel mondo...a saper guardare bene, si scoprono vite interessanti...

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    1. Verissimo, e ogni vita è potenzialmente una bella storia da raccontare...

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  3. Leggendo questo post mi è tornata la voglia di andare in treno.
    Ultimamente non lo sto prendendo, perchè ho attacchi di claustrofobia... spero di riprendermi :)

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    1. Marco mi dispiace! Deve essere orribile... Spero che passi presto, un bacione!

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  4. A viaggiare con i mezzi si incontrano personaggi unici e capita anche a me di fantasticare sulla loro vita. Buona settimana

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    1. Sì, è un esercizio di stile stimolante e ha un certo fascino... :) Un bacio Princi!

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  5. La vita da pendolare offre sempre interessanti spunti...forse qualcuno ci ha già anche scritto un libro. Se così non fosse potresti pensarci tu ;)

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    1. Sì in effetti l'argomento meriterebbe una letteratura sua! Ma sì,credo ci abbia già pensato qualcuno ;)

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  6. Personaggi in cerca d'autore? :) Comunque, sei un attenta osservatrice Valeria, davvero... e osservare attentamente è una cosa tanto importante quanto sottovalutata ;)

    Buona giornata :)

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    1. Osservare è un'attività che arricchisce moltissimo: nei dettagli sta la bellezza del mondo. Un bacione Maurizio!

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  7. I millantatori...quanto li patisco!

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  8. Non capisco come mai mi son perso questo post... forse il blogroll non mi ha segnalato l'aggiornamento! Boh!
    Comunque, anche io spesso rifletto su queste cose, specie in momenti in cui sei libero di pensera senza freni XD

    Moz-

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    1. Capita Moz! Eh sì, è vero, osservare la gente fa vagare la mente in libertà! :)

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  9. L'ultimo era certamente Enzo Miccio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ne sono certa!!!!

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    1. Enzo Miccio sull'Interregionale non ci sale manco morto! In compenso ieri ho incrociato Paola Marella...

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  10. ciao Valeria, é sempre bello osservare le persone ed immaginare la loro vita anche a me piace farlo

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    1. Ciao Enrica, benvenuta!!! Sì, si scoprono sempre dettagli interessanti...

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  11. Adoro leggere i commenti di chi osserva la gente che viaggia. Io quando sono in treno preferisco isolarmi con un pò di musica e non pensare a niente e nessuno :)

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    1. Ciao, benvenuta qui! Tendenzialmente anche io sto sulle mie, ma succede che personaggi come questi si impongano alla mia attenzione squarciando la bolla di indifferenza che mi circonda...

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  12. A me la gente in treno, in metro, in aereo mi fa sempre pensare. Inizio a chiedermi che vita fanno, se sono felici, le storie delle loro rughe, delle cicatrici.
    La gente è sola e non fa mai molto rumore.
    Chi legge, chi ascolta la musica, chi pensa.
    Piacciono molto anche a me.

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    1. E' vero, c'è tanta vita dietro i silenzi e le solitudini.
      Un abbraccio Emme_!

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