Che poi, alla fine, l'odore di casa è sempre lo stesso, ogni volta che ci torno.
Lo percepisco appena varco il portellone dell'aereo atterrato a Lamezia Terme, e si fa strada fino a quando non si posteggia davanti al cancello.
Odore di quando, da ragazzina, tornavo a casa da scuola e aprivo la casa, accendevo le luci dell'ingresso, mi sedevo sulla poltrona in cucina di traverso e aspettavo che i miei tornassero da lavoro.
Odore della mia stanza che ha cambiato letto e colore quando sono andata all'università, odore delle mie tantissime candele che accendevo solo una volta l'anno tutte insieme, il giorno del mio compleanno, col rischio di dare fuoco alla casa.
Odore del mio armadio che è lo stesso di quando ero bambina e ora se ci appendo i vestiti, toccano terra o non ci vanno del tutto.
Odore di fresco e umido nel salone, dei due divani messi ad elle, del plaid infeltrito e delle mie videocassette preferite.
Odore delle lenzuola che è sempre odore di sole.
E rumore.
Cigolio del cancello d'entrata e del mobiletto del bagno.
Mio padre che sbatte la porta del salone.
La signora che abita sopra che pulisce la ringhiera alle 7 di mattina.
Le macchine che passano a razzo in curva, sotto casa.
Le campane di Gagliano.
Il vento.
Il vento che c'è.
Fa buio presto, qui, non come a Torino.
Quando cambierà l'ora il pomeriggio praticamente non esisterà più. E allora mi verrà - mi verrebbe - voglia che sia già natale, anche se senza neve, senza ghiaccio.
Domani riparto, la pausa è finita.
E questo vento l'ho inspirato a più non posso, fino in fondo.
Non voglio più stare in apnea.
Lo percepisco appena varco il portellone dell'aereo atterrato a Lamezia Terme, e si fa strada fino a quando non si posteggia davanti al cancello.
Odore di quando, da ragazzina, tornavo a casa da scuola e aprivo la casa, accendevo le luci dell'ingresso, mi sedevo sulla poltrona in cucina di traverso e aspettavo che i miei tornassero da lavoro.
Odore della mia stanza che ha cambiato letto e colore quando sono andata all'università, odore delle mie tantissime candele che accendevo solo una volta l'anno tutte insieme, il giorno del mio compleanno, col rischio di dare fuoco alla casa.
Odore del mio armadio che è lo stesso di quando ero bambina e ora se ci appendo i vestiti, toccano terra o non ci vanno del tutto.
Odore di fresco e umido nel salone, dei due divani messi ad elle, del plaid infeltrito e delle mie videocassette preferite.
Odore delle lenzuola che è sempre odore di sole.
E rumore.
Cigolio del cancello d'entrata e del mobiletto del bagno.
Mio padre che sbatte la porta del salone.
La signora che abita sopra che pulisce la ringhiera alle 7 di mattina.
Le macchine che passano a razzo in curva, sotto casa.
Le campane di Gagliano.
Il vento.
Il vento che c'è.
Fa buio presto, qui, non come a Torino.
Quando cambierà l'ora il pomeriggio praticamente non esisterà più. E allora mi verrà - mi verrebbe - voglia che sia già natale, anche se senza neve, senza ghiaccio.
Domani riparto, la pausa è finita.
E questo vento l'ho inspirato a più non posso, fino in fondo.
Non voglio più stare in apnea.
mamma :°)
RispondiEliminapapà :°)
casa :°)
scuola :°)
vento :°)
sobsob
:°)))
EliminaMa perché tutti odiate la neve? Uffa...!
RispondiEliminaLe giornate che si accorciano hanno un loro fascino, mi ricordano i pomeriggi passati a fare i compiti e poi a guardare la tv...
"Odore delle lenzuola che è sempre odore di sole." chi prova Sole non lo lascia più!
Moz-
Lo scambierebbe il suo "Sole" per due fustini di Dash!? :)))))
EliminaIo adoro la neve!! ma a catanzaro non è facile che ci sia e se penso al natale lo penso non innevato :))
EliminaComunque no, il mio Sole non lo cambio, signora mia!
Ogni tanto credo sia bello e importante, probabilmente fondamentale, tornare a casa e ritrovare, "respirare" le proprie radici :)
RispondiEliminaBuona settimana Vale :)
eh sì, è un rifugio sicuro... buona settimana anche a te!! :)
EliminaQUesto post mi ricorda "Le Madeleine" di Proust!
RispondiEliminaChe paragone impegnativo!! Ma l'idea è quella... ;))
EliminaL'odore di casa, checchè se ne dica, è l'odore più buono e dolce che ci sia al mondo...fa bene riempirsene i polmoni ogni tanto, vedi che ti dà la carica da qui a Natale! :-)
RispondiEliminaBì, ne sono arciconvinta... :D
EliminaThe Sound of Silence, bellissima... tornare a casa è praticamente il senso della vita.
RispondiEliminaEcco,sì, quanto hai ragione.
EliminaHo uno strano rapporto con "casa".
RispondiEliminaLa casa dove son nato e poi cresciuto (fino alla tenera età di 31 anni) esiste ancora ed ogni tatno ci vado (ci abitano ancora i miei), ma non è più casa MIA. Un luogo quando lo lascio lo perdo, posso avere bei ricordi, ma non lo sento più mio e di conseguenza non mi procura quel bene interiore che dovrebbe, mi sembra tutto nuovo...diverso, estrane (pur non essendo in realtà cambiato nulla).
Per assurdo, vivo due giorno in posto e posso sentirlo, casa "mia".
è difficile... questa è casa mia e non lo è più, ma lo è ancora per tante ragioni. Principalmente per le sensazioni che mi evoca, che alla fine sono quelle che mi porto dietro e che vanno a riempire il mio bagaglio interiore. Non tornerei mai qui, mi piace la mia 'vera' casa e la mia vita al di fuori di qui, ma ogni tanto mi fa bene ricordare a me stessa da dove vengo e quanto c'è di buono e di bello in queste radici.
EliminaPoi è vero: esistono i colpi di fulmine, anche per i luoghi...
Benvenuto in questa mia casa virtuale :)
Grazie.... posso accomodarmi?... ah giusto... l'ho già fatto :p
Eliminapoltrona, divano, letto, tappeto.... dove preferisci!! :)
EliminaOk ok, sono un'insensibile, I know. E' solo che da un paio di settimane a questa parte casa mia odora di cane. Non vedo l'ora che l'amore de mamma sua se ne vada in giardino, così magari posso tornare a sentirlo :)
RispondiEliminaehm... sì, ti capisco... ma i mobili che dicono? Ricordo che Gianni, quando era un cucciolo, sbranò mezza casa per farsi i dentini... che amore!! O_o...
EliminaLui prende in bocca qualsiasi cosa. Le mie adorate scarpe, soprattutto.
EliminaOra però una cosa mi lascia senza parole. Gianni. Era il secondo nome di Biagio. Quello dell'altro post-it. Quello per cui tifava l'USI :D
Davvero??? Pensa che, ormai 15 anni fa, mio fratello scelse il nome prima del cane, che poi arrivò, piantò radici nella casa, denti nei mobili, occhi nei cuori, abbaiate e peli ovunque. E ora manca, credimi, tantissimo... :°)
Eliminaquesto vento agita anche me ...
RispondiEliminae ti dice: benvenuto! :)
EliminaMannaggia....hai aperto il mio rubinetto dei ricodi con qeusto post...( e il mio rubinetto dei ricordi si apre sempre con facilità estrema!)
RispondiEliminaGli odori di casa mia ( e per me è ancora casa mia quella dove ho vissuto 27 anni con i miei genitori)
mi sono rimasti così dentro le narici che a volte mi sembra di sentirli ancora...
Sopratutto l'odore del sabato mattina , quando tornavo da scuola alle 13:00... mia mamma il sabato faceva le "pulizie di fondo" e tirava a lucido la casa..
E io , pensa te..
mi ricordo che appena entravo in casa sentivo quell'odore della cera "Elle" e del "Pronto" per pulire il legno...
La casa profumava di pulito il sabato....e per me quello era l'odore del sabato....ancora oggi, quando "spruzzo" il pronto in casa mia per pulire le mensole, quell'odore mi riporta indietro di 20 anni...
E sorrido....
Sì, anche la mia faceva le pulizie di sabato! Hai ragione, è un odore inconfondibile!
EliminaSono contenta di averti ispirato un sorriso ;)