L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile.
La domenica mattina, appena sveglia e reduce dalla pipì che ti ha costretto ad abbandonare il teporino del letto, ti affacci alla finestra e vedi questo:
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