martedì 7 maggio 2013

Il mio pollice verde chiaro

Nel mulino che vorrei, la mia casa è luminosa ed ha un giardino, un tavolo fuori dove fare colazione godendosi l'aria mattutina e una sdraio comodissima dove leggere e sonnecchiare nel primo pomeriggio.
Nel mulino che vorrei, non c'è Antonio Banderas e men che meno i suoi flauti, forse la gallina Rosita, ma solo perché vuoi mettere avere una gallina che sta in posa su un cuscino? Anche perché io già ce l'ho in casa uno che al cioccolato non rinuncia e se ne strafrega dei biscotti al vapore, noi ci andiamo giù pesante, potete scegliere agevolmente fra Dupli, Kinder Bueni, Kinder Pinguì, Kinder Paneciok, Cornetti al cioccolato, Gelati (almeno tre gusti Carte d'Or), M&M e Chocobons. E sicuro mi sto dimenticando qualcosa.
Nel mulino che vorrei, il suddetto cioccolativoro consorte ha tanto spazio per allestire il suo orto, ha le stecche per le piante di pomodori, tre metri quadrati per piantare lattughe e un armadio capiente per tenere attrezzi, concimi, terricci e vasi, e io ho ancora spazio a sufficienza per far trionfare ogni colore dell'iride in aiuole fiorite e alberi frondosi.
Il mulino che vorremmo, ovviamente, non esiste - e chissà se mai esisterà - ma i sogni son desideri realizzabili per quel che ci riguarda e quindi pure se Rosita latita, ci diamo da fare ogni anno per trasformare il mulinello che abitiamo da appartamento al quarto piano di un brutto edificio torinese (lo stesso del post precedente eh, non ve lo dimenticate) in qualcosa che assomigli al bucolico idillio. Anche se c'è sempre il cantiere di fronte. Anche se c'è sempre il neonazista di fianco. Anche se ci sono sempre (ma noi li ignoriamo) gli animali morti in cantina e i gatti della signora Dihel.
Abbiamo un terrazzino profondo un metro scarso, le ringhiere sono bassissime - della serie che se mi metto i tacchi ho paura di cadere di sotto quando devo raccogliere i panni stesi alle corde - e lo spazio vitale si riduce drasticamente quando apro lo stendino. Ma tant'è. Bisogna arrangiarsi, possibilmente senza rinunciare a nulla. Quindi come ogni anno, abbiamo allestito un orto-giardino sul balcone che comprende (non si sa come): dalie, campanelle, garofani, gerani (direttamente dalla Calabria, non sia mai che li compri, i gerani, al massimo li rubi da un altro vaso!), girasoli, una fucsia (che è il nome della pianta - mica lo sapevo che venisse prima del nome del colore omonimo!), 3 varietà di basilico, 3 di peperoncino, 2 di menta, rosmarino, timo, prezzemolo e, per non farci mancare proprio nulla, pomodoro cuore di bue, peperoni e melone bianco. No, non pensate che sia da megalomani piantare meloni sul balcone, perché due anni fa lo stesso consorte, posseduto credo dallo spirito di Luca Sardella, sullo stesso balcone ha testato la coltivazione delle angurie. Angurie, non so se mi spiego. Che se poco poco i fiori avessero fruttificato, entravano loro e uscivamo noi. Poi ci ha pensato il tornado di luglio, vabbè.
Comunque sia, questo è il risultato:


Melone
Fucsia



Gerani calabri


Campanelle

Girasoli (il mio orgoglio personale)

Garofani

Basilico - Pomodoro - Peperoncini


Quando vuoi, Rosita...

14 commenti:

  1. Non posso che dire un'ovvietà tipo "danno il pane a chi non ha i denti". Io vivo in provincia, in un piccolo paese vicino Roma, circondata dal verde e ho un giardino. Bene. A casa nostra so morti pure i tronchetti della felicità, l'erba è gialla, l'albicocco non fa le albicocche e le erbacce crescono ovunque. Io e mio marito c'abbiamo il pollice d'amianto. Non posso che farti i miei più sinceri complimenti per quelle piantine. E nemmeno io sapevo del fucsia! Bella scoperta! :D

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    1. Ah beh, se vuoi ti presto il consorte e in due settimane ti trasforma la steppa nella Valle degli Orti!! Quanta invidia comunque... ma prima o poi ce la faremo, oh se ce la faremo! E grazie per i complimenti, le piantine si beano tutte! :)

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  2. Certo che il melone in vaso.... solo un megalomane come il tuo consorte se lo poteva inventare!
    Comunque complimenti, specialmente per i fiori!

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    1. Ti rendi conto... ma chi me lo doveva dire a me...

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  3. Dopo il defunto girasole e l'essiccato basilico lasciato morire sotto il caldo romano ferragostano, ora siamo alle prese con due tulipani...i fiori dell'amore eterno (cosi dicono).
    Si chiamano Tully e Pan e sono ancora sotterrati dopo 3 mesi.

    Che devo pensare??????

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  4. condivido solo l'amore estremo per il cioccolato...
    il mio pollice non solo non è verde, ma è preoccupantemente tendente al viola morto...

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    1. Oh beh, del pollice verde si può pure fare a meno, del cioccolato invece...

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  5. Che meraviglia, tantissimo rispetto!! Io sono quella che è riuscita a far morire un cactus dopo una settimana, per troppa umidità. Però le piante aromatiche (sarà che c'entrano con la cucina) mi crescevano benone finchè non si sono ammalate! Ma tu hai una vera e propria mini serra, complimenti!!

    P.S.: grazie per l'incoraggiamento nel mio ultimo post depressivo :-)

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    1. Grazie! Anche noi abbiamo cominciato con le piante aromatiche, poi ci siamo fatti prendere la mano! :P

      ps: Bentornata!! :)

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  6. Ma bellino il balconcino! Io ho un "mulino" un po' simile a quello che vorreste voi ma nessun pollice verde nè tanto meno la voglia e il tempo di curarlo. :(

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  7. il mio pollice è nero, sono la vergogna d'una famiglia verde più del verde. mia suocera fa perfino risorgere le piante parlandoci... io mi faccio i ca**i miei e lascio che le mie piante facciano i loro, ma anche il potpourri appassisce vicino a me. mi consolo pensando che, per compensazione, attiro di prepotenza bambini con manine sporche di qualsiasi, davvero QUALSIASI cosa.
    ps: sei pericolosa per il mio equilibrio di coppia e quindi e mi auguro che Consorte non veda mai il tuo melone-da-vaso... potrebbe morire d'invidia.

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    1. quel QUALSIASI è molto, molto inquietante!! io ho un equilibrio equamente distribuito: lui orto e io fiori! :))
      ps: aggiornamento: dopo 5 giorni il melone ha fatto tre fiori. comincio ad avere paura...

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